Tartaruga comune
Tartaruga comune
Caretta caretta
Corazza dorsale curva detta “carapace” e “piastrone” ventrale piatto.
Lunghezza max carapace: 1 m circa.
Dorso marrone, ventre giallo.
Si può osservare sia al largo che in acque costiere.
Presenza in Golfo di Trieste
Disegno di Livia Di Lillo
È la tartaruga marina più comune ma è fortemente minacciata in tutto il bacino Mediterraneo. Il Golfo di Trieste è considerato una zona di alimentazione per i giovani esemplari che trovano nelle acque basse dei suoi fondali il cibo di cui si nutrono: vegetali marini ma soprattutto crostacei, molluschi, piccoli pesci e meduse che afferrano con le mascelle prive di denti ma munite di becco tagliente. La riproduzione, invece, avviene lungo le spiagge di alcune isole greche da dove i piccoli, usciti dalle uova deposte in buche scavate nella sabbia, intraprendono il viaggio verso nord che li porterà fino al Golfo di Trieste. I maggiori pericoli alla loro sopravvivenza sono legati direttamente alle attività umane quali la pesca con la cattura accidentale e il diporto con la collisione con scafi e eliche di barche a motore. L’AMP di Miramare ha attivato ormai da molti anni un centro di recupero dove le tartarughe ferite vengono curate e riabilitate per essere rimesse prontamente mare.